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Vasilij Grossman (1905-1964) è uno degli scrittori più importanti e più ignorati del XX secolo. Il tema di "Vita e destino", il capolavoro che lo inserisce tra i classici della letteratura, è l'assoluta irriducibilità del singolo uomo a qualsiasi forma di potere. Tale forza umile e infinita è testimoniata dalle grandi domande sul significato dell'esistenza, sulla sua misteriosa bellezza, sul permanente anelito alla felicità che definiscono il cuore e la ragione dell'uomo anche dentro le circostanze più drammatiche della vita. Nell'inferno della battaglia di Stalingrado, Grossman scoprì la propria libertà e la intravide, nascosta, in tutti i gesti degli uomini. In nome di questa libertà fu il primo a patire: il manoscritto del romanzo fu sequestrato dal KGB nel 1961 e Grossman mori senza poterne vedere né prevedere la pubblicazione, che avvenne solo vent'anni più tardi in Occidente.